Non si può.
Ma perché io non dovrei,
almeno col pensiero,
desiderar di vedervi,
come le ignare vittime,
giacere proni
per poter respirare,
in mezzo a tubi
e fila di letti,
non dovrei sperar
che arrivaste
al limitar di morte
infettati dal virus,
voi che siete
responsabili di quelle
di tante persone?
Involontari?
Forse che vi assolvono
la vostra incompetenza
la vostra superficialità
la vostra omertà
le vostre reticenze?
Forse che è indispensabile
che occupiate i posti
in cui sedete?
Abbiate la dignità!
altrimenti nessun
segno di perdono
potrà sfiorare
le nostre menti.
Non voglio credere
a priorità disumane,
alla vostra disonestà,
alla vostra malafede,
piango con i molti
l’anestesista
del mio ospedale,
cinquantacinque anni.
Oh, no, non raccontatemela
ancora, nessuna
malattia predisponente
da chiamare in causa,
inventate qualcos’altro.
Tacete.
Avevate avuto
tutto il tempo
per capire.
Non vi scioglie essere
in così tanta compagnia.
17 Aprile 2020
Ciro Gallo