Ingordigia

Ogni anno, come tutti gli anni, di dicembre, scampanella, sale e io gli apro.

Ogni anno come tutti gli anni, per gentilezza lo faccio entrare.

Ogni anno, come tutti gli anni, dice cose  che io con aria da ebete, perché  mi sforzo  di non tradire il mio disagio ed il leggero fastidio di non credente, ascolto ma non recepisco.

Ogni anno come tutti gli anni perpetuo la mia idiozia  col lamentarmi delle sue campane, che a tocchi a cadenza  invitano alla depressione. Gli dico che le campane, richiamo di Dio, devono essere gioiose, che Dio non è pena. Che da bambino mi davano il segno della festa e che ancora, quando vado in paese, mi piace sentirle e svegliarmi  al loro scampanio. Ed egli mi dice che quelle sue non sono campane ma un disco amplificato, ed io gli propongo una colletta,  se non per costruire un vero campanile, almeno per comprare un nuovo disco, con un din don dan più allegro.

Ogni anno come tutti gli anni, dopo una giaculatoria, le cui uniche parole comprensibili sono :” Signore benedici questa casa”, spruzza il corridoio,  irrorando anche me.

Questa volta no, mi chiede come sto, ed io gli rispondo : “compatibilmente con l’età”.

Ed egli di rimando : “sa, sono appena stato operato di un cancro alla prostata”

Ed io ancora : “padre ma lei quanti anni ha?”  Settantasette, risponde.

Ed io, con quel paternalismo informativo che abbiamo noi medici, con neanche tanto conforto, e con una mezza imbecillità scientifica gli dico:” Padre, operato o non operato alla sua età la sopravvivenza a dieci anni è uguale”.

Mi guarda in silenzio, inizia la sua filastrocca, alza l’aspersorio,  bagna a destra ed a manca. Mi fa mettere nella saccoccia che porta i venti euro,  che ogni anno da anni gli do. Saluta,  si avvia alla porta.

Fatti due passi si volta verso di me ed esclama : “quell’altro mi aveva detto quindici anni”. Evidentemente il chirurgo che lo aveva operato.

Non gli bastava vivere fino ad ottantasette anni.

Ecco, il rappresentante di Cristo in questo mondo ha da tempo capito che qui in terra è il regno dei cieli!

Ciro Gallo