Felicità

Luminoso è stato per me oggi il giorno. E non per le luminarie di Natale, né per lo sfavillio delle luci e le profumaie  impupate  della rinascente.

Capita che, in questi giorni di freddo, tu sia, come tutti, colpito dalle piccole necessità corporali. Ti mescoli tra la folla e sali al quarto piano. Là trovano ristoro uomini e donne, in file separate. Aspetti con più o meno difficoltà. Arriva il tuo turno, si apre una porta, ne esce un giovane di circa venti anni. Aveva appena finito. Rilassato inforca la porta di uscita. Non importa se non si sia lavato le mani.

Entro, qualche goccia risalta liquida e lucente sul pavimento, vicina alla tazza. Un sollievo mi assale quasi di felicità. “Anch’egli giovane bagna il pavimento  come noi vecchi?!”Sono sicuro sono le sue le stille, era appena passata la filippina a pulire! Finisco ora io, guardo il pavimento e conto soddisfatto: “cinque le mie, una in più di quelle lasciate da lui”. Felice esco e mi immergo nel calore  e nel lustro del posto.

Io però prima me le sono lavate le mani!

Ciro Gallo