Non esiste la democrazia.

Mi rigiro tra le mani una tessera di partito, che e’ stato per me simbolo di democrazia, e vi leggo l’inutilità della mia appartenenza. A che servo io? A che le mie opzioni? Che valore di cambiamento hanno? Nessuno. Allora perché appartenere, partecipare  e quindi votare? Io non conto. Altrove é la sede delle decisioni, in altro luogo situata. Altri decidono, non il popolo. Neanche quel popolo che sembra detenere il potere. Questi altri influenzano la democrazia occidentale, ne creano concetti ad hoc, a cui nessuno può opporsi.  A volte qualcosa , qualcuno sfugge loro di mano, ma essi son pronti  a riportarlo nel “recinto della( loro) ragione” con la loro  “persuasione”.

Cosi e’ stato per Obama. È noto l’impegno del presidente USA per la limitazione del possesso di armi : sonora promessa nel suo discorso sullo stato dell’unione del 2013. Mai sarà attuata , vista la composizione del congresso , nonostante la maggioranza degli americani sia d’accordo.

Numerosi sono gli ostacoli frapposti a questo civile atto di democrazia. “Uno di essi e’ di gran lunga il più grande :  i sostenitori del controllo delle armi sono letteralmente ”disarmati” dalla National Rifle Association (NRA) che mobilita i suoi membri, usa tattiche minacciose  e riversa enormi quantità di  denaro  per bloccare ogni tentativo di controllo  a livello locale, statale e federale. Parecchi leaders del congresso sono  interni alla NRA, ancora più membri sono legati  all’organizzazione dal supporto economico che ricevono per la loro campagna elettorale, altri sono piegati dal potere che ha la   NRA di sostenere i loro apponenti” [ Guns , Society, and Medicine(NEJM)].

Così le armi continuano a proliferare, le morti legate al loro uso ad aumentare,  con buona pace di Obama, della maggioranza del popolo americano e della democrazia.

E che dire di Tsipras, dei greci , da questa parte dell’atlantico?  Le elezioni in Grecia  é come se non ci fossero mai state. L’enorme consenso a Syriza un mero banale incidente, la democrazia un concetto  per illusi intellettuali, il popolo un gregge da controllare con pastori tedeschi.

Risuona ora in Europa  il detto : “patta sunt servanda”, anche se quei patti provocano danni irreparabili. Anche se erano stati stipulati con dolo, sapendo che nascondevano un altro dolo. Non interessano  l’incremento della mortalità infantile , delle malattie ,  l’immiserimento, la fame, la perdita della dignità di tutto un popolo.  “I patti son patti”, da applicare rigidamente senza elasticità!

Ma chi sono i rigorosi? Dijsselbloem, presidente dell’eurogruppo, l’olandese emissario del rigore tedesco che, secondo il “News Irish News” che titolava il 14/4/2013 : ” Dutch Finance Minister amends Cork University degree error”, aveva stilato  o “fatto” stilare un curriculum in cui si attribuiva  Masters mai ottenuti, uno dei quali  all’università di Cork?! O il ministro Schäuble, il cui adamantino rigore  é rimasto candido dopo lo scandalo che lo ha visto protagonista insieme ad Helmut Kohl?

Essi oggi difendono insieme ad Angela Merkel la loro austerità come la National Rifle Association  la propria produzione di armi. Difendono i loro unici interessi. Non importa la vita, l’essere di milioni di cittadini europei che pagano gli squilibri dell’egoismo dell’austerità.

A che allora le elezioni, a che la democrazia se i popoli non sono mai liberi, se, da noi  europei, gli stati non contano e vale una Europa alla dipendenze di un unico stato sovrano?!!?

Ciro Gallo