Parlavamo di politica e mia moglie ha evocato un’immagine che mi ha colpito: i nostri politici, novelli Nerone, hanno passato venti o trenta anni seduti sui colli romani a suonare la lira ( curioso: la “lira”) mentre l’Italia bruciava … e forse non hanno ancora finito, ho aggiunto.
In realtà ho scoperto in seguito che la metafora era già stata evocata dall’“Independent” nel 2011 per Berlusconi.
Ma non sono loro i principali colpevoli. Chi suonava la lira imperturbabile ero io. E con me milioni di italiani che hanno consapevolmente acconsentito allo scempio di un paese che meritava di più.
Come in “Aspettando Godot”: “Possiamo andare?” novelli Vladimiro, continuavamo e continuiamo a chiedere a Estragone, “Si, andiamo”, rispondeva l’altro. Ma poi nessuno si è mai mosso.
Sans Atout