Per favore sfrattatemi.

Già si sentivano fuori posto.Quell’ambiente gli stava stretto. Ora si guardavano sconcertati, smarriti. Avrebbero voluto materializzarsi, parlare e parlarsi e dire: ” Chi sono questi e, soprattutto, noi cosa ci facciamo qua ?!”

A guardarli bene erano diventati pallidi, smunti quei ritratti. Allibiti al vedere i due sosia seduti di fronte ad affabilmente decidere le sorti dell’Italia : un pregiudicato ed un finto innovatore. Uniti nell’immenso amor proprio, nell’ambizione, nella assoluta non considerazione della democrazia. Tutti e due a richiamarsi alla “investitura popolare”, che tutto può. Una delega infinita ed onnipotente. I due ritratti erano diventati invisibili. Le loro giovanili opzioni ideali ridotte alla stregua delle loro immagini sulle magliette, indossate da chiunque senza la minima conoscenza.

Improvviso fu il cambiamento della realtà che si manifestò alle pareti. Il giovane Lider Maximo si trasfigurò, diventando quello che da ultimo e’ stato: un dittatore con la sua idea personale di democrazia. L’altro il Che, impossibilitato a tramutarsi, cerco’ di gridare :”Per favore sfrattatemi da questo posto!”

Ciro Gallo