Dura la vita per gli imprenditori! Soprattutto se personaggi pubblici. Un pover’uomo esprime un concetto dettatogli dalla sua sensibilità ed educazione ( antica? bacchettona? ) e si trova, suo malgrado, bersaglio di un inusitato linciaggio mediatico. E non basta! La sua azienda, fiore all’occhiello dell’industria alimentare nostrana, subisce un contraccolpo non indifferente sul fondamentale mercato statunitense. Ma perché tutto questo? Non credo che la vera ragione sia perché aveva dimenticato i gay dalla vita familiare del suo immaginario. Credo che la sua colpa, in realtà, sia stata di non aver aderito come si conviene ai dettami della correttezza politica.
Ascolto con sempre maggior insofferenza concetti, che sono i soli a poter essere espressi pubblicamente, ormai ovvi e consueti, del tutto prevedibili, mai in grado di stimolare un pensiero, non dico trasversale, ma almeno originale. Nessuno ha più il coraggio di dire quello che pensa, se non già in partenza certo del consenso mediatico e popolare.
Già ho citato Voltaire e l’importanza dell’altrui opinione, ma voglio tornare sull’argomento.
Lasciatemi ascoltare in ogni istante opinioni diverse dalla mie. Sarà mio orgoglio tentare di confutarle e se ci riuscirò significherà che avrò aiutato un altro a crescere, se invece sarò io a cambiare opinione … ancora meglio … sarò stato io a crescere.
Sans Atout