COME I PESCATORI, LE RETI ED IL MARE

Aspetto con una certa impazienza che mi venga concesso di tornare alla mia natura di uomo.
Aspetto di non essere più soggetto a regole irreali che esigono la totalità del mio tempo, pena la perdita di capacità produttiva e quindi di mantenimento dello stato sociale.
Fatico ormai ad accettare che non esista più il sole, la pioggia, il giorno e la notte e le distanze non abbiano più realtà. Sempre e comunque rintracciabile e disponibile, con il dovere di dare risposte “a prescindere” .
Neppure i pescatori hanno ormai più il diritto di guardare il mare e decidere se uscire a pesca o sedersi al sole a riparare le reti.

Sans Atout