E così è finita la tragedia delle bombe alla maratona di Boston.
Per quasi 24 ore abbiamo seguito in diretta tv la caccia all’uomo ed alla fine i buoni hanno vinto.
Si riversano nelle strade gli abitanti di Watertown e Boston per festeggiare la fine di un incubo e scaricare la tensione accumulata, per ore chiusi nelle proprie case con la consapevolezza che un terrorista armato e braccato potesse nascondersi nel proprio giardino.
Festeggia l’America intera e mi viene un groppo alla gola mentre scorrono le immagini del prepartita dei Boston Red Sox, felicitazioni, applausi ai rappresentanti dei corpi di polizia che vengono chiamati al centro del diamante, poi un intero stadio che intona l’inno nazionale e scandisce USA USA. Poco importa se sei per la squadra di Boston o di Kansas City in questo momento sei solo americano. Difficilmente riuscirò ad abituarmi alle dimostrazioni di spirito unitario e senso di appartenenza ad una nazione come avviene negli USA.
Superficiali, bambinoni ? Di sicuro l’altro esempio che ho sotto gli occhi oggi sono le manifestazioni di piazza a Roma dove da un lato un energumeno urla “fascisti carogne tornate nelle fogne” che fra l’altro puzza molto di naftalina messa lì circa 40 anni fa e dall’altra energumeni di un altro tipo che saltellano al canto di “chi non salta comunista è”.
Devo proprio scegliere ?
Purtroppo oggi non è dato a tutti di festeggiare. Non per tutti i famigliari delle 4 persone, fra questi un bambino di 8 anni, la cui vita si è fermata 5 giorni fa, neppure per le altre decine che hanno subito traumi e menomazioni che dureranno per sempre. E anche 14 morti, più lontano, nel Texas in parte dimenticati perché il loro dramma è stato oscurato da un altro dramma. Come mi sentirei se fossi il padre di Martin ? Di sicuro non avrei voglia di cantare e gioire; ma qual’é allora il confine ? Se è un mio famigliare piango, se è un caro amico piango. E l’amico dell’amico dove si colloca ?
E’ più giusto gioire per la cattura di uno sconosciuto terrorista che ha seminato la morte o fermarsi a piangere la scomparsa di persone innocenti ?
E se oggi mi sento più dello spirito di cantare Star Spangled Banner che essere triste, sono un insensibile egoista ?
Abi