Ormai appare chiaro a chiunque. La democrazia rappresentativa( se di democrazia si tratta ) ha un limite grossolano: la ricerca del consenso, che , indispensabile in tale regime, condiziona scelte che spesso non coincidono con l’interesse dello Stato. E ciò in un regime ideale, in cui comunque il risultato finale della legislatura condiziona in qualche modo la conferma o meno degli eletti a rappresentare.
In un regime tardo e corrotto come il nostro attuale, in cui i rappresentanti hanno preso definitivo possesso della loro posizione e la competizione elettorale serve di fatto soltanto a determinare chi avrà il potere decisionale , la ricerca del consenso è ulteriormente acuita dalla assoluta necessità di mantenere le posizioni raggiunte e con queste i relativi privilegi.
Questo è il motivo della necessità di un governo dei tecnici, che, liberato dalle pastoie della necessità di consenso, può finalmente portarci fuori dal guado.
Così finalmente il debito decresce, lo spread pure e cresce invece il PIL e con esso la ricchezza di tutti noi. Dobbiamo essere loro grati per il buon lavoro fatto! …
Mi dicono che forse l’orizzonte non è così roseo. Ma come? L’intervento è riuscito ma il malato è morto? A chi possiamo inoltrare regolare denuncia per risarcimento danni?
Era meglio morire da piccoli … e quel che segue.
Sans Atout