Portinai/portieri

I portinai/portieri non sono gente che brilla per apertura mentale. E’ il loro un mestiere che restringe la  visuale. Devono focalizzare, individuare, decidere istantaneamente chi e’ la persona che sta loro di fronte. Giorno dopo giorno questo atteggiamento diventa un habitus,  che poi impedisce loro di aprirsi, di non considerare sempre gli altri come sospetti. Fino al punto che si creano dei cliche’es ai quali tutti devono corrispondere. Chi non rientra in essi e’ da fermare, interrogare e spesse volte trattare male.

Accadde un giorno, immediatamente dopo la mia laurea, di recarmi presso una rinomata clinica di Milano, per la frequenza, dopo essere stato accettato come tirocinante. Ricordo l’impressione che mi aveva fatto l’ospedale. Gia’ dall’ingresso si vedeva la differenza con quelli completamente pubblici. Non androni rumorosi, con gente dietro la guardiola, discinta, sudata, con la barba di qualche giorno, rispondere distratta e non curante attraverso un microfono gracchiante, quasi mai comprensibile. No: ambiente silenzioso, moquette per terra. Fresco d’estate e  caldo d’inverno. Una guardiola a vetri, linda, un microfono funzionante. Ma… dietro la vetrata un portiere, con l’occhio da portiere, la mentalita’ da portiere, rivolgersi a me, giovane ex-sessantottino, anche se con i capelli corti e ben vestito, pero’ con un sacco a strisce, di quelli che servivano agli studenti per portare i libri, e chiedermi quasi minaccioso: “dove va?, chi e’ lei ?”. Con timidezza  e risentimento per l’aggressione imprevista rispondo:”vado al terzo piano, al reparto di medicina, sono un medico.”  Sorpreso , quasi indispettito mi fa un cenno: “vada”. Poi in soprapensiero ad alta voce aggiunge : ” se quello e’ un medico!?!”. Si sbagliava: io sono diventato un buon medico.

Penso ora ai portieri dei ministeri, soprattutto a quelli del ministero del lavoro. Spero non abbiano cambiato mentalita’e che al passaggio della signora Fornero, dopo le “boiate”, possano tra se’ e se’ ad alta voce esclamare : “se quella e’ un ministro?!?” Non si sbaglieranno. Certamente ella non e’ un ministro e a nostro parere neanche un professore. Forse qualcos’altro….

PS. Quanto sopra e’ stato scritto prima  della bocciatura della mozione di sfiducia personale avversa al ministro e dell ‘abbaraccio di complimentazione della on. Concia del PD. Nulla pero’ cambia.

Ciro Gallo