La vendetta dell’anonimo

Uno aveva un passo ed una faccia da topo. Parlava anche come un topo. Lo avevano relegato, fuori dalla camera operatoria, in pronto soccorso. Gli avevano elargito la patina dell’incompetente. L’altro l’ aveva posto a capo un politico suo parente. Parlava strascicato, cosi’ come lo era il suo passo. Aveva nello sguardo la supponenza del ricco.  Anch’egli da ultimo aveva avuto minato il suo potere. L’ ho visto mettere all’angolo da una caposala.  Parlava di un paziente come di una perdita di trentaquattromila euro. Un fatto economico!

Sono morti entrambi negli stessi giorni. Per uno , solo qualche manifestino di condoglianze. Ah, l’altro si’! Una cerimonia, un funerale di azienda. Inviti alla partecipazione e condoglianze.

Giorni sono trascorsi, l’altro e’ passato ad esequie finite. I volantini dell’uno sono ancora li’ svolazzanti a sua memoria!

Ciro Gallo