Troppo silenzio

…aveva detto che si sentiva indifeso

…diceva che si sentiva inutile..

Due persone che si sono suicidate per “la crisi”, uno assillato dai pagamenti, l’altro dal lavoro sempre piu’ ridotto e precario.

Forse se ci fosse qualche forza politica in grado di parlare a noi tutti, che ci sentiamo da mesi fragili e indifesi, di fronte ai tagli, senza se e senza ma, dei nostri tecnici che procedono azzardando numeri, come se stessero puntando ad un tavolo della roulette, esaltati come giocatori accaniti di una partita di Monopoli…in cui mettono in gioco pero’ non  fiches ma le esistenze quotidiane di lavoratori, cittadini, pensionati, che non vengono mai una volta  neppure menzionati…

Forse se ci fosse un partito che avesse il coraggio di indicare una via diversa, che avesse  almeno una idea che facesse intravedere una prospettiva, un po’ differente da quella monolitica di chi ci sta conducendo non si sa dove.. . beh, forse le persone colpite dai tagli non si  sentirebbero cosi’ sole di fronte alle difficolta’, cosi’ perdenti e senza prospettive, forse anche “colpevoli”, perche’ il debito si sa e’ una colpa, anzi una colpa specialmente di noi lavoratori e pensionati, che abbiamo vissuto per tanto tempo sopra le nostre possibilita’! Cosa vogliamo ora, dobbiamo espiare e pagare ed anche suicidarsi. Tutti si sa, ma soprattutto noi..

Nina