A mei no mi praxedi Napolitano

A me non piace Napolitano. Non mi piace da sinistra. Niente a che fare con le volgarita’ della destra. Non mi piace da quando era nella destra del PCI e non era Amendola. Altra caratura! Non che Napolitano non fosse intelligente. Non mi e’ piaciuto , quando una sera durante un cogresso nazionale, ho dovuto soccorrere Giuliano Pajetta, che aveva avuto un malore. Correva voce  che il “nostro” avesse brigato per eliminarlo dal comitato centrale. Non mi piaceva quando la destra migliorista, a Milano, la faceva da padrona. Si’ quella che pare pigliasse tangenti, anche un po’ miserabili. Non mi piaceva Napolitano in quanto teorico del migliorismo. Per fortuna c’era ancora Berlinguer.

Scomparsi poi ad uno ad uno tutti i leaders di prima fascia, egli solo e’ rimasto. In mezzo a politici di mezza tacca, pronti,non considerando che le idee evolvono e si modificano col tempo, a disconoscere quello che erano stati . Anzi qualcuno di esserlo mai stato. Forse era capitato per caso nel PCI. L’aveva portato il babbo per mano e li’ sbadato se lo era dimenticato!

Ora il compagno “re Giorgio” e’ rimasto l’unico politico presentabile. Ma una cosa  e’ la presentabilita’, altra e’ l’azione politica. E la sua e’ una azione di destra, ammantata di gentile ipocrisia di sinistra. Non tanto poi. Sono piu’ frequenti gli inviti pressanti ai sacrifici per i soliti, i rimproveri, le irritazioni. Un po’ di spocchia senile che ci tratta da ignoranti, incompetenti, non atti a capire, con qualche coglioneggiamento sul merito, il privilegio, i giovani ed i non garantiti.

A mei no mi praxedi Napolitano!

Ciro Gallo