Io, lavoratrice ultraspecializzata, dirigente addirittura. Ho cercato da quando avevo 50 anni di sfuggire alla monotonia del posto fisso, avvalendomi della mia esperienza maturata in 25 anni, dei titoli scientifici ( il merito!), dei riconoscimenti ufficiali (all’estero !) e della mia collaborazione con istituzioni internazionali (con incarichi apicali ottenuti in società scientifiche europee! ) Ho presentato curriculum e domande di incarico in diversi posti pubblici, anche in città diverse dalla mia. Ero infatti disposta ad allontanarmi da casa e famiglia, per mettere a frutto la mia esperienza lavorativa e trasferirla in altri istituzioni.
In tutta risposta ho sempre ottenuto sicuramente grande interesse e ammirazione per il mio curriculum. Ma, al colloquio con il dirigente responsabile del servizio in cui chiedevo di lavorare, mi è sempre stato detto:” ma sa ….alla sua età… abbiamo tanti giovani, lo so, la sua esperienza sarebbe utile, bello è il suo progetto, ma noi… qui… i giovani, sa più elastici ( leggi ricattabili), costano meno, più facili ( leggi precari e perciò costretti a dire sempre sì al capo)… ma… perchè non resta dove è??”
Certo questo non succedeva solo a me: altri miei colleghi avevano la stessa esperienza, tranne quelli che avevano amici politici, anzi partitici ( lo dichiaravano apertamente, non era un mistero per nessuno). Questi ultimi erano meno esperti, sicuramente meno titolati, mai riconosciuti all’estero, ma …conoscevano….in loco.
Il merito… si sa… in questo paese “tutto da riformare”, non era quello che contava. Il presidente Monti e la Prof Fornero, ultrasessantenni entrambi, da tempo quindi in posizioni di potere ed in istituzioni pubbliche universitarie, certo non hanno mai saputo nè visto nè sospettato nulla di tutto questo. Altrimenti… avrebbero sicuramento denunciato e certamente lottato contro questo malcostume!
E così sono rimasta qui, per altri 10 anni, fissa nello stesso posto fisso. Ora mi restano, grazie alla Prof. Fornero, altri 4 anni di posto fisso nello stesso posto….
Sono però fiduciosa!
Sono sicura che, grazie alla discesa dei professori in politica… insomma al governo, troverò un mercato aperto, pronto ad offrire diverse possibilità di lavoro ad una sessantenne ultraspecializzata e titolata e mi sarà finalmente possibile smettere con la monotonia di un posto troppo fisso!
E poi immagino il futuro promettente dei nostri giovani quando cinquantenni presenteranno l’ennesima domanda di lavoro, non oberati dalla monotonia di un posto fisso alle spalle!
Mi sorge pero’ un dubbio: e se trovassero anche loro qualcuno che risponderà “… ma alla sua età, sa… i giovani.. sono più duttili, produttivi, costano meno….”
Nina