Alibi e Narciso

E se abolissimo alcuni significati dal nostro linguaggio? Se nel nostro vocabolario non trovasse piu’ albergo “alibi”? Essere altrove.

Questo significato situazionale e’ stato traslato , applicato a fatti e soprattutto a persone. Queste ultime utilizzate strumentalmente, come giustificazione di decisioni e politiche imposte.

“Altrove ( alibi) sono le responsabilita’ del danno. Noi vi produciamo gli “alibi” che lo attestano”.

Questa e’la situazione italiana e la strumentalizzazione da parte della Merkel. Sarkozy nemmeno a menzionarlo.

Hanno “allevato”, compiacenti ed indulgenti del provincialismo, dell’incompetenza e della paranoia, un giullare primo ministro. Usavano il barzellettiere e facevano perdere credibilita’ al nostro paese, con facile, propagandistica generalizzazione. A frittata compiuta, con ingredienti tedeschi, si e’gridato: “Nazione in mare, piena di falle! Cambiare il nocchiero, anzi metterne uno”. Ma quale ? Non uno a loro lontano. Ma il “piu’ tedesco degli italiani”! Chissa’ perche’poi tedesco sarebbe meglio di italiano?!!. Se mettiamo a pari la cultura , il che non lo e’ mai stato nel passato, i due popoli globalizzati si assomigliano. Avete mai visto i tedeschi in vacanza? Una gossolanita’ tutta “meridionale”.

Ora chi scegliere come sponsor, come nuovo alibi, che, con la “ragione” del ” salvare l’Italia” , potesse con persuasione imporre un uomo che, con tecnicalita’, “mettesse a posto i conti”? Eccolo individuato. Il che non sarebbe stato male se….. Se il nostro venerando anziano, con tutte le stereotipie delle persone di eta’ avanzata, non fosse legato ad idee sclerotiche di “salvazione”, talmente incistate dentro di se’, da sentirle parte integrante del proprio corpo. Idee di cui si e’ pazzamente innamorato e per transizione innamorato di tutto se stesso. Come Narciso.

Peccato che questa passione abbia portato all’annegamento solo degli italiani “ordinari”, quelli dediti alla serieta’, chiamati ad ulteriori sacrifici, a perpetuo suffragio della signora Merkel e del Nostro.

Ciro Gallo